Marchese Alessandro Bruti Liberati

Tipologia Persona
Marchese Alessandro Bruti Liberati : autoritratto : Ripatransone : 1902 ca. (particolare)
Marchese Alessandro Bruti Liberati : autoritratto : Ripatransone : 1902 ca. (particolare)

Intestazione di autorità

Intestazione
Bruti Liberati, Alessandro, marchese, fotografo, (Ripatransone 1844 gen. 22 - Ripatransone 1914 dic. 25)

Date di esistenza

Luogo di nascita
Ripatransone (Ascoli Piceno)
Data di nascita
22.01.1844
Luogo di morte
Ripatransone (Ascoli Piceno)
Data di morte
25.12.1914

Attività e/o professione

Qualifica
Fotografo

Nazionalità

Italiana

Titolo nobiliare

Marchese

Biografia / Storia

Alessandro1 Bruti Liberati, quartogenito2 del marchese Filippo (1791 - 1867) e di Ippolita dei conti Compagnoni Marefoschi (1806 - 1888), nasce a Ripatransone il 22 gennaio 1844. Riceve la prima istruzione, come d’uso tra le famiglie nobili dell’epoca, da precettori privati e, successivamente, dall’età di dodici anni, presso il Seminario vescovile della città natale, istituto che all’epoca godeva di grande prestigio in tutta la regione per la valenza dei sui docenti.3 Si appassiona alla cultura classica e all’archeologia, passioni alimentate, la prima, dal padre Filippo - erudito ricercatore e storico del Piceno - la seconda da don Cesare Cellini (Ripatransone 1832 - 1903), insegnate presso il Seminario ripano, fondatore e conservatore del museo civico archeologico cittadino. Successivamente Alessandro viene iscritto, insieme ai fratelli Mario, Gaetano e Vincenzo, nel collegio Illirico-Piceno di Loreto, poi, per un breve periodo, nel Seminario vescovile di Alatri (marzo - settembre 1862) e infine, dal settembre 1862, nel Collegio dei Nobili in Roma,4 tutti istituti gestiti da Gesuiti.
In quest’ultima città ha modo di frequentare la corte papale di Pio IX, marchigiano di origine, che in gioventù era stato amico e compagno di scuola del padre Filippo. Alla morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1867, Alessandro viene accolto come “cameriere privato” dallo stesso Pontefice.5
Gli anni passati a Roma sono molto importanti per la formazione del marchese Alessandro, qui infatti poté approfondire i suoi molti interessi, tra i quali l’archeologia - intrattiene infatti stretti rapporti con il  cugino Giovanni Battista De Rossi (1822 - 1894), noto archeologo e futuro presidente della Pontificia accademia romana di archeologia - la numismatica e, certamente, quelli legati alla recente invenzione della fotografia.
Nel 1878, alla morte del pontefice Pio IX, Alessandro torna definitivamente a Ripatransone per dedicarsi all’amministrazione dei beni di famiglia, in quanto primogenito maschio a seguito della morte del fratello maggiore Francesco (morto all’età di soli 16 anni, nel 1856).6
A Ripatransone si inserisce attivamente nella vita pubblica e politica della cittadina, ricopre diverse volte il ruolo di consigliere e assessore comunale, quello di presidente di diverse associazioni locali, dirige il locale museo civico, dopo la morte del precedente direttore e fondatore don Cesare Cellini, donando molti reperti archeologici acquistati7 o rinvenuti nei suoi possedimenti, oltre a oggetti e opere d’arte e, soprattutto, si dedica con costanza e prolificità all’arte della fotografia per tutto il resto della sua vita. Il marchese Alessandro Bruti Liberati muore a Ripatransone il 25 dicembre 1914, lasciando un archivio di circa tremila negativi realizzati all’incirca tra il 1889 e il 1913.

 

1. Gli altri nomi di battesimo sono: Maria Gaetano Francesco Gioacchino Liberato Girolamo Baldassarre Torello Pietro Paolo Benedetto Filomeno Vincenzo Anastasio; informazioni tratte da Tozzi Condivi, N. [sindaco di Ripatransone]. (1865, 16 marzo). [Esenzione dalla leva militare in quanto primogenito di padre settuagenario]. Archivio fotografico AMBL (inedito), Ripatransone, Italia.
2. Gli altri figli della coppia sono: Maddalena (24 maggio 1837 - 9 settembre 1837), Camilla (6 dicembre 1838 - 27 agosto 1905), Francesco (1840 - 1856), Mario (1846 - 1888), Gaetano (1848 - 1924), Vincenzo (20 marzo 1852 - 8 dicembre 1912).

3. Giannetti, A. (2013). Alessandro Bruti Liberati: un pioniere della fotografia. In A. Giannetti & S. Virgili, Personaggi Piceni. 3. (pp. 183-221). [s.l. s.n.].

4. Informazioni tratte da note manoscritte in un taccuino conservato presso l’Archivio fotografico AMBL (inedito), Ripatransone, Italia.

5. Giannetti, A. (2013). cit.

6. Ibid.

7. Nel 1888 il marchese Alessandro Bruti Liberati acquistò venticinque grandi pugnali risalenti all’età del Bronzo antico, rinvenuti a Ripatransone in contrada Castellano in un cosiddetto “ripostiglio”. Venti di questi sono oggi conservati nel Museo archeologico nazionale delle Marche di Ancona. cfr. Dumitrescu, H. (2010). L'età del bronzo nel piceno. Cupra Marittima: Archeoclub d'Italia, Sede di Cupra marittima. p. 227.

Bibliografia

Bruti Liberati, A., Sori, E., Troli, G., & Maroni, G. (1987). L’immagine del Piceno : l'archivio fotografico del marchese Alessandro Bruti Liberati tra Ottocento e Novecento. Ripatransone: G. Maroni.
Bruti Liberati, A., Anselmi, S., & Antonietti, A. (1987). Omaggio fotografico a Ripatransone 1890-1910. Ripatransone: Maroni.
Rossi, A. (2002). Vicende ripane : carrellata storica. [Ripatransone] Amministrazione Comunale.
Orsetti, R., Bruti Liberati, A., Sori, E., Troli, G., & Maroni, G. (2004). I volti e i luoghi : le Marche tra Otto e Novecento negli scatti di Alessandro Bruti Liberati. [Ancona: Regione Marche].
Giannetti, A., Regi, F., & Virgili, S. (2009). Personaggi piceni 2. Fermo: Andrea Livi.
Giannetti, A., & Virgili, S. (2013). Personaggi piceni 3. [s.l. s.n.].

 

Fotografia

Fondo

Tema

Bibliografia/Fonte

città